"Il paziente ha il diritto del rispetto della propria
persona e della sua dignità umana"
(secondo l'articolo 47 della legge greca 2071/1992)
"Che siano i medici ciarlatani
l'eccezione, non la regola..."
(Amalia Kalyvinou, 1977-2007)
Dall'età di 8 Amalia Kalyvinou, una giovane insegnante
greca, ha iniziato ad avere dolori. Nonostante le sue
continue visite a vari medici ed ospedali, nessuno fu
in grado di diagnosticare in tempo il neurinoma
benigno nel suo arto inferiore. 17 anni dopo, Amalia
viene a sapere che il neurinoma era ormai degenerato
in tumore maligno.
Per i 5 anni successivi doveva lottare non soltanto
contro il cancro e l'amputazione del arto, ma anche
contro un sistema nazionale della salute (ESY) malato.
Un ESY che chiude un occhio ai continui casi di
corruzione del personale ospedaliero medico e
paramedico ed è inoltre affetto dalle interminamibili
ed assurde procedure burocratiche. Come se non
bastassero le radio e chemioterapie, Amalia doveva
affrontare lo sfruttamento economico da parte di
medici che sono stati di fronte anziché a fianco a
lei. Come se non bastasse il dolore, doveva subire
l'avidità delle cliniche private e le lunghe attese
nelle file dei vari uffici assicurativi statali, a
caccia di un bollo.
Amalia se ne è andata il Venerdì 25 Maggio 2007. Aveva
soltanto 30 anni.
Prima di lasciarci, ha avuto il tempo di ricostruire
la sua avventura e condividerla con noi attraverso il
suo blog (http://fakellaki.blogspot.com). Tramite
questo blog, la giovane insegnante ha denunciato con
nome e cognome i medici che fu costretta a corrompere,
eloggiando dall'altra parte tutti i medici rimasti
fedeli al giuramento di Ippocrate. La sua
testimonianza ha commosso migliaia di persone che sono
state al suo fianco fino alla fine.
"Lo scopo di Amalia fu quello di raccontare la sua
storia, scuotendo così il maggior numero di persone e
di coscienze. Voleva sopratutto dimostrare che ci
sarebbero dei modi di resistenza contro lo strapotere
dei medici insensibili e avidi e dei burocrati del
sistema nazionale di salute.
(Dikaia Tsavari e Georgia Kalyvinou, madre e sorella
di Amalia)
Secondo l'articolo 77 della legge 2071/1992, è
considerato reato disciplinare da parte dei medici del
ESY:
"Qualsiasi tipo di corruzione sotto forma di denaro o
di bene patrimoniale al cambio di servizio sanitario
di qualsiasi tipo."
Amalia Kalyvinou ha lottato per cose che vengono
considerate ovvie in uno Stato civile europeo. Pare
però che non siano così ovvie in Grecia. Volendo
proseguire sulla strada di Amalia, protestiamo
pubblicamente e chiediamo:
1) MISURE DA PARTE DELLO STATO CONTRO IL FENOMENO
DELLA CORRUZIONE IN CAMPO MEDICO, CORRUZIONE CHE
PROVOCA ANCHE UNA DISEGUAGLIAZA DI TRATTAMENTO DEI
PAZIENTI.
2) MENO BUROCRAZIA NEL CAMPO MEDICO. NON VOGLIAMO
ALTRE VITTIME PER LA PERDITA DI TEMPO DOVUTA ALLE
INTERMINABILI PROCEDURE BUROCRATICHE.
3)CONTROLLI PIU SEVERI DEI RAPPORTI OSCURI FRA
MEDICI-COMPAGNIE FARMACEUTICHE.
4)BENEFICIARE DELLE STRUTTURE OSPEDALIERE ORMAI
ABBANDONATE. CONTINUA E COMPLETA ISTRUZIONE PER TUTTO
IL PERSONALE DEL ESY.
5)SCHEDA DIGITALE DEL PAZIENTE VALIDA A LIVELLO
NAZIONALE PER OTTENERE UNA IMMEDIATA DIAGNOSI E CURA.
BASTA CON L'IPOCRISIA DEI GOVERNANTI, CHE PREFERISCONO
LA CORRUZIONE DEI MEDICI DA PARTE DEI PAZIENTI INVECE
CHE GARANTIRE UNA RIMUNERAZIONE DIGNITOSA DEL
PERSONALE!
MAI PIU FAKELLAKI*
MAI PIU BUROCRAZIA
MAI PIU PRESA IN GIRO
ABBIAMO DIRITTO AD UN SERVIZIO SANITARIO GRATUITO ED
EFFICACE. PER TUTTI.
*fakellaki: piccola busta di tipo postale usata da
parte del paziente come contenitore dei soldi
destinati al medico da corrompere sotto forma di
"mancia". Il termine "fakellaki" viene largamente
usato nel greco moderno e può essere considerato
sinonimo della parola "corruzione".
Δεν υπάρχουν σχόλια:
Δημοσίευση σχολίου